di Diego Scarpitti
Sala dei campioni. Spariscono i baroni al Maschio Angioino e il Coni premia le sue molteplici eccellenze, che hanno portato in alto Napoli e la Campania nel mondo. «Bellissima cerimonia di festa e di ripresa», spiega Luca Curatoli, sciabolatore classe 1994, argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. «Portare la medaglia a cinque cerchi nella mia città e festeggiarla con le istituzioni è sicuramente importante», osserva l’atleta delle Fiamme Oro di ritorno dall’Esposizione Universale di Dubai, dove ha preso parte al Padiglione Italia di Expo con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
«Sono nato e cresciuto a Napoli e si potrebbe fare molto di più per l’impiantistica cittadina. Nonostante le note criticità, emergono tanti campioni. La città riesce ad esprimere vere eccellenze in tanti settori», la stoccata di Curatoli. Sulla stessa lunghezza d’onda Irma Testa, storico bronzo nei pesi piuma in Giappone e campionessa europea (57 kg). «Napoli sempre protagonista in qualsiasi ambito, in particolare nello sport. Diciamo sempre la nostra e facciamo sempre parlare di noi in positivo», sottolinea il pugile della Polizia di Stato.
«Sono legata alla mia città», riferisce la farfalla della boxe. «Grandi e brevi festeggiamenti a Torre Annunziata. Ho ripreso subito ad allenarmi in vista dei Mondiali in Turchia: la rassegna iridata prevista per dicembre è stata spostata e così abbiamo più mesi per prepararci», afferma la boxeur classe 1997. «E’arrivato un messaggio di congratulazioni dal mio concittadino Ciro Immobile. Quando l’attaccante della Lazio vince, ci sentiamo. Quando vinco io, lui mi scrive», spiega Testa.
Premiati anche i «cavalieri dell’acqua» Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo e Giuseppe Vicino, bronzo nel quattro senza a Tokyo. E poi la consegna delle Stelle d’oro al merito sportivo a monsignor Adolfo Russo, alla memoria del compianto giornalista Rosario Mazzitelli, responsabile della comunicazione della Canottieri Napoli, della Federnuoto regionale, e vicepresidente Ussi Campania (hanno ritirato il premio la moglie Nuccia Poli e i figli Lidia e Giovanni), al dottor Roberto Parrella, direttore del Dipartimento Malattie infettive ed urgenze infettivologiche al Cotugno. «Sono onorato di aver ricevuto un così prestigioso riconoscimento da parte del Coni e dedico tale significativa onorificenza al personale medico e sanitario impegnato quotidianamente nella lotta al Covid-19», tiene a precisare il papà del pallanuotista Jacopo Parrella, ex posillipino, oro agli Europei under 17 e vicecampione del mondo under 20.
Analoga onorificenza è stata conferita a Paolo Gisonni, giocatore dell’Amatori Napoli, distintosi con i suoi compagni durante la pandemia. «Ricevere la Stella d’oro al merito sportivo è un grande onore, così come aver partecipato nell’attività di volontariato al fianco della Comunità di Sant’Egidio. Aiutare le persone in difficoltà è stata un’esperienza che mi ha arricchito molto, che consiglio a tutti. Questo premio va al sottoscritto e all’Amatori Napoli: siamo scesi in prima linea per sostenere chi ne aveva bisogno», argomenta il rugbista napoletano. «Il sostegno del più debole e il mettersi a disposizione della collettività sono valori fondamentali. Solidarietà e amicizia come pilastri essenziali, che vengono tramandati di generazione in generazione, da giocatore in giocatore», asserisce convinto Gisonni. «Ringrazio l’Amatori Napoli, il Coni e il presidente Malagò per questo riconoscimento e questo sport che forse ci rende persone migliori. Invito tutti a contrastare il Coronavirus, nostro nemico comune, attraverso l’arma del vaccino».
Platea nutrita di campioni di diverse discipline. Medaglia d’oro al valore atletico ai campioni del mondo di canottaggio Giuseppe Di Mare e Raffaele Serio, tesserati del Circolo Savoia, e al velista Lars Borgstrom del Crv Italia. Medaglia d’argento a Francesco Iaconangelo. «La kickboxing al tempo del Covid-19 tra tamponi, rischio di contagiarsi e saltare la gara di Jesolo e mandare in fumo tutta la preparazione fatta. Atmosfera molto strana, senza pubblico in presenza e senza i compagni di squadra. Ho portato a casa un terzo posto iridato pesante, dal quale intendo ripartire». Medaglia di bronzo alle stelle del judo Martina Esposito, Assunta Scutto e Nicolle D’Isanto, a Valentina Leandri e Rita Trombetta (handball), Gabriele Caulo (taelwondo), il pugile delle Fiamme Oro Assunta Canfora, Alessandro Sibilio, i canottieri Salvatore Monfrecola e Nunzio Di Colandrea.
«E’ un onore ricevere la prima medaglia al valore atletico. Non è un punto di arrivo, ma uno stimolo in più per raggiungere altri obiettivi. Ringrazio il Circolo Savoia che mi ha aiutato ad ottenere questo riconoscimento, vincendo il campionato italiano assoluto nel 2019, e la Marina Militare, che mi permette di continuare ad allenarmi e praticare il canottaggio ad alti livelli e la mia famiglia che mi sostiene sempre», dice Di Colandrea (nelle foto di Pierpaolo Capano). Premiato anche il dirigente biancoblu Lucio Stella.
«La consegna delle onorificenze un punto di ripartenza per Napoli. Ancora una volta il Coni Campania dimostra di voler operare insieme alla Regione Campania e al Comune di Napoli. Speriamo di ripartire con i grandi eventi, che erano in programma dopo le Universiadi e hanno subìto uno stop inatteso», auspica Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, che ha ricevuto la torcia dei Giochi universitari dalle mani di Flavio De Martino, commissario Arus, e Annapaola Voto. Soddisfatto Agostino Felsani, delegato provinciale Coni Napoli, per la riuscita della manifestazione.
«Non si è esaurito il metodo Universiadi, all’insegna del dialogo, della cooperazione e delle sinergie. Continueremo su questa strada», promette fiducioso De Martino. Debutto ufficiale per l’assessore comunale allo sport, Emanuela Ferrante. «Esprimo la mia gioia di essermi avvicinata da qualche settimana allo sport agonistico. Il Comune di Napoli non riesce ad offrire impianti migliori anche se la nostra città è fucina di grandi campioni, che meritano strutture adeguate. Concederemo strutture all’altezza dei campioni».
Numerosi i presidenti delle Federazioni regionali che hanno partecipato alla premiazione: Virginia Di Caterino (Fit), Paolo Trapanese (Fin), Sergio Avallone (Fick), Rosario Africano (Fpi), Pasquale Giugno (Fic). Stella d’argento al merito sportivo consegnata a Giuseppe Esposito e Raffaele De Salsi; di bronzo a Francesco Schillirò, governatore del Panathlon Campania. Palma d’argento al merito tecnico a Rodolfo Vastola. «Il racconto dello sport è l’obiettivo dell’Ussi da 75 anni. Siamo entusiasti di raccontare le imprese, le gesta, le storie, partendo dal territorio e dai dirigenti e dai tecnici, che sono alla base di ogni successo», ha concluso Gianfranco Coppola, presidente nazionale Unione stampa sportiva italiana.