Pallanuoto, Cesport Napoli festeggia i 30 anni

di Gianluca Agata

Trenta anni possono essere pochi oppure tanti ma conta se sono vissuti. La Cesport Napoli c’era come continuazione della storia del Cral del Banco di Napoli che permetteva a tanti di fare sport entrando nel tessuto sociale della città. La Cesport Napoli c’era quando alla piscina del Collana insegnava a nuotare a tutti i bambini del Vomero. La Cesport Napoli c’era quando cominciò la diaspora dopo la chiusura dell’impianto collinare. La Cesport Napoli c’era quando dalla Promozione alla serie A un gruppo di dirigenti e giovani pallanotisti riuscì a costruire un piccolo miracolo di organizzazione tutta partenopea. Domani con l’orgoglio dei propri colori festeggia con il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Fin Paolo Barelli i suoi primi 30 anni di vita. Nel segno di Giuseppe Esposito, presidente di una società nata da una idea targata 1994.

Istruttore di nuoto formatosi alla Canottieri di Lucio Trigili, lancia la Cesport Italia nel 1994 come costola del Cral Banco di Napoli. Una delle prime iniziative portare gli alunni delle scuole napoletane a nuotare in ore curriculari. Poi iniziative rivolte alle diverse abilità, ai meno abbienti. Il Vomero cuore di una società che poi diventa di pallanuoto: nel 2007 la prima promozione in serie C per poi esordire in categoria la stagione dopo; le finali nazionali under 17 per due anni di fila fino ad ottenere l’oscar della pallanuoto best performance come società emergente nel 2009; grazie ad uno sforzo sempre più grande la Cesport nel 2013 ha vinto il campionato di serie C, nell’anno d’esordio in serie B i gialloblù hanno confermato la categoria, dalla stagione dopo è iniziata la corsa alla serie A2, ottenuta nel 2017.

Nel difendere la serie A, raggiunta con enormi sacrifici, hanno indossato la calottina della Cesport giocatori forti che hanno permesso ed una società a gestione familiare di disputare quattro campionati di categoria. Il Covid avrebbe potuto stroncarla. Non la Cesport che al primo anno ha sfiorato la promozione in A2 schierando in campo su tredici elementi ben dieci debuttanti. «Il momento più difficile? La chiusura del Collana nel 2017 che ci ha fatto perdere tutti gli iscritti. Il momento più esaltante? Aver portato ai tornei giovanili internazionali ragazzini ai quali avevi insegnato a galleggiare», l’orgoglio di Peppe Esposito.

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